Il 17 e il 18 giugno del 2000 la Fonderia Capanni organizzò a Castelnovo né Monti, con il Patrocinio del Comune e in accordo con il Comitato del Gruppo di coordinamento Suonatori di campane, il XXXX raduno nazionale campanari.
Castelnovo né Monti, situato a circa a 700 m.s.l.m., è dominato dalla Pietra di Bismantova, rupe dantesca cantata dalla Divina Commedia (Montasi su Bismantova in cacume. Con esso i piè; ma qui convien ch'om voli" - Purgatorio, canto IV -) ma anche, secondo recenti studi, ara celtica e degna di un parco naturale che custodisce ai suoi piedi un eremo di antichissima devozione, oggi meta di pellegrinaggi giubilari. Questa piccola capitale della montagna reggiana, circondata da pinete, è attraversata dalla "Via Francigena", un antico cammino costellato da concerti antichi e nuovi che i nostri discendenti fusero e installarono con il passare del tempo, un percorso che si è rinnovato proprio con il 2000 e con l'avvento del Giubileo.
Come manifesto del Convegno, (realizzato da Nani Tedeschi su idea dell'Assessore alla Cultura, Clementina Santi) fu scelta proprio la Pietra di Bismantova, simbolo del nostro Paese; la Campana con la corda, simbolo dei campanari ed il pellegrino senza età né tempo che, con il richiamo spirituale della campana indirizza il suo cammino di fede.
Obbiettivi raggiunti
Obbiettivo di questo convegno, al di là del piacere di ritrovarsi annualmente, era quello di compiere un passo in più, verso un'entità non solo a livello locale ma di visibilità nazionale, nei vari ambiti (culturale, musicale e di salvaguardia delle tradizioni) e durante tutto l'arco dell'anno. E così è avvenuto.
E' stata infatti ideata, un' Associazione denominata "Federazione suonatori di campane d'Italia" che rappresenta i sistemi di suono delle campane presenti nella nostra penisola e relativi suonatori e/o sostenitori. Possono far parte di questa federazione, che ha sede legale nel comune di Bologna, i Suonatori di campane, gli appassionati e gli studiosi dell'arte campanaria e chiunque sia interessato alla conservazione di quest'arte in Italia.
L'inizio del nuovo millennio ha quindi assistito al raggiungimento di un'importante tappa nella storia dell'arte campanaria e di chi, da sempre, ha cercato di salvaguardarla nel rispetto delle tradizioni.
